Le città invisibili
Andrea Sorrentino + Manuel Picciolo (Mappo)
27, 28 febbraio 2025
di Italo Calvino
“Che cos’è oggi la città per noi? Penso di aver scritto qualcosa come un ultimo poema d’amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città” (Calvino).
Attraverso il dialogo tra Marco Polo e Kublai Khan, Le città invisibili ci invita a guardare oltre l’aspetto fisico delle città, scoprendo in esse metafore dell’animo umano, delle relazioni e del nostro tempo. In un’epoca segnata da crisi ambientali, migrazioni e urbanizzazione, Calvino ci spinge a riflettere su memoria, spazio e identità.
Con uno sguardo poetico e visionario, Andrea Sorrentino porta in scena un viaggio tra mondo esteriore e interiore, ricordandoci che la vera esplorazione non è geografica, ma dello spirito. A dare ulteriore profondità alla narrazione, il contributo musicale di Manuel Picciolo, in arte Mappo, cantautore e polistrumentista spezzino. Vincitore del Premio Lunezia, Mappo intreccia sonorità che accompagnano il viaggio evocato da Calvino e restituito sulla scena da Sorrentino.
Nato e cresciuto a La Spezia, Andrea Sorrentino ha fatto della ricerca teatrale il fulcro del suo percorso artistico. Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, ha lavorato con maestri come Luca Ronconi, Antonio Latella e Mauro Pasqualini, ottenendo riconoscimenti prestigiosi tra cui il Premio UBU. Il suo legame con il territorio ligure e la sua sensibilità verso le trasformazioni sociali e urbane emergono con forza in questo spettacolo, che rende omaggio a uno degli autori più visionari del Novecento: Italo Calvino.
“Che cos’è oggi la città per noi? Penso di aver scritto qualcosa come un ultimo poema d’amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città” (Calvino).
Attraverso il dialogo tra Marco Polo e Kublai Khan, Le città invisibili ci invita a guardare oltre l’aspetto fisico delle città, scoprendo in esse metafore dell’animo umano, delle relazioni e del nostro tempo. In un’epoca segnata da crisi ambientali, migrazioni e urbanizzazione, Calvino ci spinge a riflettere su memoria, spazio e identità.
Con uno sguardo poetico e visionario, Andrea Sorrentino porta in scena un viaggio tra mondo esteriore e interiore, ricordandoci che la vera esplorazione non è geografica, ma dello spirito. A dare ulteriore profondità alla narrazione, il contributo musicale di Manuel Picciolo, in arte Mappo, cantautore e polistrumentista spezzino. Vincitore del Premio Lunezia, Mappo intreccia sonorità che accompagnano il viaggio evocato da Calvino e restituito sulla scena da Sorrentino.
legge Andrea Sorrentino
musiche dal vivo Manuel Picciolo
