Per Aspera ad Astra. Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza

01
04
2020
Per Aspera ad Astra. Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezzaCasa Circondariale “Villa Andreino”

Dettagli Evento

a cura di Ass. Cult. Gli Scarti
Enrico Casale, Renato Bandoli, Alessandro Ratti, Fabio Clemente, Daniele Passeri

ingresso gratuito

consigliata la prenotazione al 357-5714205

Un progetto promosso da Acri e sostenuto da 11 Fondazioni di origine bancaria tra cui Fondazione Carispezia
Esito finale dei laboratori teatrali realizzati all’interno della Casa Circondariale “Villa Andreino”

Promosso da Acri e sostenuto da un nucleo di 11 Fondazioni di origine bancaria, tra cui Fondazione Carispezia, il progetto nazionale “Per Aspera ad Astra. Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, giunto alla sua seconda edizione, ha portato per la prima volta un laboratorio teatrale all’interno della Casa Circondariale della Spezia, curato dall’Associazione Gli Scarti, ispirandosi all’esperienza trentennale della “Compagnia della Fortezza” di Armando Punzo, che coordina la cabina di regia dell’intero progetto.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di tracciare un percorso che consenta di mettere assieme le migliori esperienze e prassi di teatro in carcere presenti in diversi contesti territoriali, farle dialogare e diffonderne l’approccio anche a beneficio di altri contesti e operatori.

Il progetto si articola in una serie di eventi formativi e di workshop realizzati all’interno degli Istituti di pena localizzati nei territori di competenza delle Fondazioni partecipanti, rivolti a operatori artistici, operatori sociali e detenuti.

Alla Spezia sono stati coinvolti nei laboratori teatrali, di scenografia e scenotecnica, guidati dalla Compagnia degli Scarti, un gruppo di detenuti della Casa Circondariale “Villa Andreino”, con la collaborazione della direzione, di operatori sociali e polizia penitenziaria.

Lo spettacolo che verrà presentato (1 aprile, ore 21.00) costituisce quindi l’esito finale del secondo anno di lavoro sul territorio spezzino, nell’ambito dell’iniziativa sperimentale nazionale, e vedrà in scena i detenuti, non solo in quanto destinatari di un progetto educativo, ma quali attori non professionisti il cui difficile vissuto contribuisce a creare un teatro capace comunque di generare cultura e bellezza e dove il non professionismo più che un limite può costituire un’opportunità.

Orario

mercoledì 01/04/2020, @ 21:00

Location

TEATRO IMPAVIDI

Via Mazzini, 19038 - Sarzana (SP)

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